La cellulite è una malattia

La cellulite non è una malattia

La cellulite viene perché prendi la pillola

Tutte hanno la cellulite

Potremmo continuare a riportare all’infinito infinite opinioni relative alla cellulite.

Questa articolo spiega quello che c’è da sapere sulla cellulite e da’ alle donne gli strumenti per muoversi in un mondo farcito di slogan accattivanti e leggende metropolitane

Alla fine dell’articolo vi garantiamo che saprete:

  • Capire se avete la cellulite;
  • Riconoscere un edema da stasi;
  • Prevenire o curare la vostra cellulite.

A livello dell’ipoderma (dal greco= sotto il derma) vi è un sistema perfettamente organizzato, il tessuto adiposo, caratterizzato da cellule ricche di trigliceridi, le cellule adipose o adipociti.

È organizzato in una struttura fatta di pareti di collagene, chiamate lobuli, all’interno dei quali vi sono gli adipociti. Riveste la quasi totalità del nostro corpo.

Strati della pelle: epidermide, derma e ipoderma

Infatti il grasso è localizzato per il 50% nel pannicolo sottocutaneo, per il 45% nella cavità addominale e per il 5% nel tessuto muscolare. Ha la funzione di riscaldarci, proteggerci dai traumi e ahimè formare odiosi rotolini.

Struttura dell’adipocita con mitocondri, nucleo e trigliceridi

L’unità fondamentale del tessuto adiposo è l’adipocita.

Al microscopio ottico, la cellula adiposa appare molto grande, di forma sferica, contenente una grossa goccia lipidica che occupa fino al 90% del volume cellulare.
Gli adipociti hanno la capacità di produrre gli zuccheri in grassi e sono producono ormoni come la leptina, che regola il senso di sazietà.

L’adipocita, inoltre, è in stretta connessione con la rete vascolare. Infatti il tessuto adiposo è una parte del corpo ben vascolarizzata, ricca di diramazioni arteriose sempre più piccole che portano ossigeno e nutrimento a tutti gli adipociti. Questo sistema di scambi è regolato da leggi fisiche complesse che coinvolgono processi come l’osmosi e quindi la concentrazione minore o maggiore di certe sostanze o il diverso pH dei liquidi può inceppare tutto il meccanismo determinando edema.
Gli adipociti, sono come i neuroni: sono cellule che non si duplicano.
Questo significa che possono aumentare di numero (iperplasia – processo irreversibile) o/e di volume (ipertrofia – processo reversibile).

Aumentano di numero solo in determinati periodi della vita:

  • durante la gestazione
  • in fase di crescita
  • e nell’ ingrassamento

In tutti gli altri casi permangono i fenomeni di ipertrofia.

Questo cosa vuol dire?

Anche in caso di dimagrimento esasperato le cellule adipose non si riducono di numero ma SOLO di volume.
Per fare un esempio: chi è dimagrito dopo un’adolescenza da obeso o in sovrappeso ha molti “serbatoi di grasso” vuoti quindi ha la predisposizione ad ingrassare nuovamente.

Il numero degli adipociti ha una correlazione genetica, ma quest’ultima ha un peso relativo. È ben più importante il peso dell’epigenetica, ovvero le condizioni alimentari, sociali e ambientali in cui il soggetto si trova. Questo vuol dire che se sei geneticamente “sfavorito” hai l’80% di possibilità di invertire la rotta, anche se con più fatica rispetto a quello geneticamente “favorito”.

Queste caratteristiche così uniche dell’adipocita sono responsabili del fenomeno per cui lo stesso trattamento anti cellulite su alcune ha un effetto notevole, mentre su altre praticamente nullo.
Siccome ognuno reagisce a suo modo, i trattamenti vanno scelti dopo un buon colloquio conoscitivo tra la paziente e l’operatore avente una formazione specifica al riguardo.

Il tessuto adiposo, un organo endocrino che produce numerosi ormoni

Allora cos’è la cellulite?

È una degenerazione infiammatoria del tessuto adiposo sottocutaneo.

Non a caso recenti studi sottolineano che gli adipociti ipertrofici richiamano cellule del sistema immunitario (cellule infiammatorie). Non solo… secondo questi studi recenti il tessuto adiposo ipertrofico provoca un meccanismo di insulino-resistenza.

Clinicamente la cellulite si manifesta con un aspetto spugnoso e bucherellato della superficie della pelle, detto a buccia d’arancia e con rigonfiamenti che conferiscono alla cute un aspetto detto a “materasso”.

Esistono diversi tipi di cellulite: le adiposità localizzate e la PEFS.
Queste manifestazioni sono diverse nella clinica, nell’eziopatogenesi e nell’evoluzione.

Si parla di ADIPOSITÀ LOCALIZZATA quando il tessuto adiposo aumenta di volume, ma conserva la tipica lobulazione e la normale vascolarizzazione.

Quando il pannicolo adiposo va incontro a processi involutivi con la scomparsa della tipica lobulazione e con l’alterazione della normale vascolarizzazione si parla di PEFS, o cellulite.

Si parla di ADIPOSITÀ LOCALIZZATA quando il tessuto adiposo aumenta di volume, ma conserva la tipica lobulazione e la normale vascolarizzazione.

Quando il pannicolo adiposo va incontro a processi involutivi con la scomparsa della tipica lobulazione e con l’alterazione della normale vascolarizzazione si parla di PEFS, o cellulite.

Esistono quattro fasi principali:

  • Fase edematosa (edema)
  • Fase gelatinosa (buccia d’arancia)
  • Fase fibrosa (buccia d’arancia e buchi)
  • Fase sclerotica (buchi e pelle flaccida)

Nella pratica clinica ci sono casi in cui prevale l’eccesso di adiposità localizzate ed altri in cui invece la PEFS è predominante. Nella maggioranza dei casi è molto frequente la presenza di forme miste in cui le due manifestazioni sono associate tra loro.

In ogni caso, prima di iniziare un trattamento specifico, occorre effettuare un’attenta valutazione per stabilire la tipologia del disturbo, la sua fase evolutiva, la sua localizzazione e i fattori che possono averne provocato l’insorgenza o l’aggravamento.

Trattamento cellulite con Onde d’Urto

Un percorso terapeutico per il trattamento della cellulite prevede un approccio sia dal punto di vista estetico (uso di elettromedicali come onde d’urto e radiofrequenza) che dal punto di vista dello stile di vita ed esercizio fisico del soggetto.

L’attività fisica è un fattore incidente molto importante nella riduzione della cellulite ed è consigliato che il soggetto svolga dell’attività frequente e personalizzata, eseguendo anche esercizi specifici.

Un fisioterapista qualificato ed uno scienziato motorio potranno impostare un corretto piano di trattamento e attività fisica.

Di pari passo un regime alimentare equilibrato deve essere seguito per poter normalizzare ed equilibrare le calorie spese con l’attività fisica ed eliminare tutti quei vizi alimentari che stimolino i processi di accumulo di grasso.

Il nutrizionista potrà eseguire una visita specialistica finalizzata alla verifica di eventuale incidenza di altri fattori come squilibri ormonali, metabolismo lento, ed eventuali.

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