Ti sei mai chiesto come e perchè il tuo corpo abbia assunto, nel tempo, una determinata postura? Gli stadi d’animo, lo stress, l’ansia credi possano influenzarla?

Devi sapere che: “… il corpo parla e rivela. Gli uomini sono come orologi svizzeri con il quadrante trasparente che ne lascia vedere il movimento”. (Ralph Waldo Emerson).

DEFINIZIONE DI POSTURA

“La postura può essere definita come la parte visibile di una serie di adattamenti invisibili ed interni all’organismo che si riassumono come la posizione istantanea del corpo nello spazio e la relazione spaziale tra i segmenti anatomici su cui influiscono fattori genetici, psico-emotivi, patologici, traumatici, neurofisiologici, biomeccanici, esperenziali ed ambientali, modificando cosi il corretto funzionamento dei recettori posturali con conseguente cambiamento degli equilibri dei sistemi fasciale, muscolare e scheletrico. Il fine ultimo della postura è quello di mantenere l’equilibrio del corpo in condizioni statiche e soprattutto dinamiche”.

Concetto troppo difficile? Scorri per chiarirti meglio le idee!

FATTORI COINVOLTI NEL CONTROLLO POSTURALE

Tra i fattori che influiscono ed influenzano la postura, ricordiamo:

  • Fattori Neurofisiologici: La postura, nella sua essenza neurofisiologica, non è altro che l’insieme di complessi processi psichici e neurofisiologici in grado di determinare una modulazione del tono muscolare. Il sistema tonico posturale riceve delle afferenze specifiche, costituite dalle informazioni provenienti da vari recettori: recettori somato-sensoriali e viscerali; recettori visivi, uditivi, vestibolari, stomatognatici (ATM) e recettori podalici. Il tono muscolare, quindi, è fortemente condizionato dagli input, cioè dalle informazioni in entrata, ma anche dal SNC che è in grado di controllarlo e modificarlo, attraverso processi di integrazione ed elaborazione delle informazioni ricevute. Quindi uno squilibrio posturale può derivare da alterazioni a livello delle entrate sensoriali, cosi come da una cattiva integrazione centrale.
  • Fattori Biomeccanici: Di norma, nelle alterazioni posturali, gli squilibri sono più facilmente visibili a livello statico e biomeccanico:

-Nella statica si può evidenziare lo squilibrio dato dalla disposizione dei vari segmenti scheletrici nello spazio.

-A livello biomeccanico attraverso la rottura delle sinergie muscolari equilibratrici e l’alterazione della meccanica articolare.

Mentre i muscoli danno vita al movimento, le catene articolari sono responsabili dell’ampiezza del ROM e regolano la direzione del movimento. In virtù di questa correlazione funzionale, un disassamento iniziale, causato da una qualsiasi perturbazione, provoca uno sbilanciamento articolare con conseguente contrazione muscolare di stabilizzazione, o viceversa. Questi disassamenti possono generano una rielaborazione dello schema corporeo e modificazioni adattative in grado di creare compensi, che inizialmente sono in grado di soddisfare l’efficacia del gesto nonostante la limitazione dovuta alle alterazioni morfologiche o funzionali.

IL RUOLO DELLE EMOZIONI

E le emozioni? Che ruolo giocano nei meccanismi di controllo posturale?

Come afferma Gagey (2000) : “…la postura è strettamente legata alla vita emotiva fino ad essere l’espressione stessa per il mondo esterno, non solo attraverso la mimica facciale e gestuale, ma anche attraverso la disposizione corporea nel suo insieme”. La postura, infatti, è lo specchio dell’anima e il nostro corpo riflette emozioni e sentimenti sia quando camminiamo, che quando siamo seduti o ci muoviamo. Se sei fiducioso, felice e emotivamente stabile, sarà più naturale assumere una postura con testa dritta e spalle aperte. Se invece ad esempio, sei triste, le spalle s’incurveranno e la testa si abbasserà. Viceversa, anche alcuni atteggiamenti posturali hanno conseguenze sugli stati emotivi, modificandone l’umore.

Ad avvalorare tale teoria, studi recenti dimostrano che un neurotrasmettitore chiamato “imipramina” viene prodotto dal cervello nella persone depresse e che ci sono dei recettori non solo sulle cellule cerebrali ma anche su quelle della pelle. Questa sorprendete scoperta dimostra che quando una persona è triste lo è dappertutto, tutto il nostro sistema ne risente ed è pervaso da tristezza.

STATO MIOTENSIVO PSICOGENO

Ma cosa avviene realmente nel nostro corpo? Come reagisce? Ogni volta che una emozione non viene “vissuta” si produce uno stato miotensivo, il nostro corpo infatti si irrigidisce per proteggersi e per non sentire sensazioni sgradevoli, quasi come volesse formare una vera e propria armatura. Queste tensioni muscolari vengono descritte anche in ambito ortopedico come “stato miotensivo psicogeno”, il processo forse più evidente con cui l’ “Io” esprime i propri vissuti emotivi nel corpo. Fra i muscoli che, primariamente risentono maggiormente degli stati miotensivi, ricordiamo il muscolo ileopsoas, flessore dell’anca e stabilizzatore del bacino, definito “muscolo delle emozioni”, che insieme al diaframma è situato in un luogo chiamato plesso solare. Il plesso solare, un centro di energia per la forza individuale, è il luogo da dove cerchiamo di esercitare un controllo sulle emozioni opprimenti. Capita spesso che anche i muscoli adduttori si bloccano per la paura, lo stress o per esperienze negative, facendo diventare il bacino rigido e riducendone la mobilità. Ciò provoca un blocco dell’energia sessuale e incide sul generale senso di benessere dell’individuo.

Un altro meccanismo che il corpo mette in atto quando si sente minacciato è l’arresto del respiro, con gravi ripercussioni sul muscolo diaframmatico. L’inibizione della reattività emozionale porta a un blocco inconscio del diaframma che, teso e contratto, riduce la mobilità toraco-addominale con effetti gravi sull’intero organismo e sui processi respiratori, tipo:

-Alterazioni della coordinazione respiratoria e della compliance addomino-pelvica.

-Limitazione di ossigeno con rallentamento dei processi metabolici del corpo.

-Riduzione dell’energia con conseguente stanchezza, apatia e stati depressivi.

COME INTERVENIRE?

ORICE’S METHOD

Il poliambulatorio Orice, centro d’eccellenza specializzato nei disturbi correlati alle alterazioni posturali, propone dei programmi individuali con lo scopo di migliorare la tua postura e conseguentemente il controllo delle tue sensazioni e del tuo corpo. “Ci è concessa una sola vita, i risultati che otteniamo dipendono unicamente dall’uso che ne facciamo”. E’ pertanto indispensabile affidarsi alle giuste mani, affinché il corpo e la mente tornino in una condizione di equilibrio, cosi da consentirci di essere i veri padroni della nostra vita!

Oggi sei TU che puoi scegliere come agire e a chi affidarti, ricordando sempre: “Mens Sana in Corpore Sano”.
Un corpo mantenuto in salute non può che influire positivamente sul benessere della mente e dell’intero sistema.