Ogni anno migliaia di persone riportano gravi lesioni traumatiche al ginocchio in seguito a incidenti automobilistici, cadute dagli sci o altri infortuni nella pratica di qualche sport.

Il ginocchio è un’articolazione della gamba importante per sostenere il corpo. Perciò ginocchi che si piegano o vacillano sono indice di debolezza, e ginocchi che battono l’uno contro l’altro sono un segno di paura.

A partire dalla fine degli anni ’60 gli scienziati cominciarono a comprendere più chiaramente i complessi meccanismi di quest’articolazione. Capirono che il ginocchio non si limita a piegarsi su un singolo asse come il cardine di una porta; compie sia una rotazione che uno scivolamento. Questa ingegnosa combinazione gli conferisce una maggiore ampiezza di movimento, grazie alla quale possiamo camminare, ballare, pattinare e così via.

ANATOMIA DEL GINOCCHIO

Il ginocchio è costituito da due articolazioni: l’articolazione femoro-tibiale (tra femore e tibia) e l’articolazione femoro-rotulea (tra femore e rotula). Entrambe le articolazioni sono contenute nella capsula articolare, formata da due membrane: una esterna detta membrana fibrosa, che si occupa di saldare fortemente le componenti ossee dell’articolazione, e una interna denominata membrana sinoviale, che è preposta a produrre il liquido sinoviale per filtrazione e a mantenerlo all’interno dell’articolazione stessa.

La funzione e la stabilità del ginocchio dipendono dall’interazione di numerose strutture anatomiche come muscoli, ossa, legamenti, cartilagine, liquido sinoviale e altri tessuti connettivi.

I principali legamenti del ginocchio sono quattro: due intra capsulari (il Legamento Crociato Anteriore e il Legamento Crociato Posteriore) e due extra capsulari (il Legamento Collaterale Mediale e il Legamento Collaterale Laterale).

Tra le superfici articolari del femore e della tibia sono interposti il menisco mediale e il menisco laterale. Queste sono due strutture fibrocartilaginee con funzione ammortizzante, stabilizzante e protettiva nei confronti delle superfici articolari e dell’articolazione più in generale.

Tra i muscoli più importanti troviamo i flessori del ginocchio (che comprendono il bicipite femorale, il semitendinoso e il semimembranoso) e il quadricipite costituito da quattro capi: il retto femorale, il vasto intermedio, il vasto mediale e il vasto laterale. Questi muscoli, che si inseriscono per mezzo dei tendini o dei nervi sulle ossa, servono da ponti attraverso le giunture.

Anatomia articolare del ginocchio

I tendini, comunque, non sono da confondere con i legamenti che collegano osso a osso e non si possono stendere. Quando si stendono i legamenti, si ha una dolorosa distorsione.

Una distorsione è una lesione del tessuto molle intorno a una giuntura.

Di solito riguarda le caviglie, le dita i polsi o i ginocchi. La parte si gonfia e fa male se si cerca di fare qualche movimento.

IN CASO DI EMERGENZA

Quali sono alcune misure di primo soccorso che potete prendere in caso di distorsione al ginocchio?

Non vi fate prendere dal panico!

Le prime cure da prestare consistono nel fare sdraiare la vittima e avvolgere la parte ferita in un cuscino e tenerla sollevata. In ogni caso si raccomanda di fare sulla parte dolorante impacchi d’acqua fredda o di mettervi sopra una piccola borsa di ghiaccio tritato. Non immergete l’arto né in acqua calda né in acqua fredda.

QUALI SONO I FATTORI DI RISCHIO?
  • la scarsa coordinazione
  • l’insufficiente flessibilità o forza di muscoli e legamenti
  • le condizioni ambientali avverse
  • la menopausa
  • le patologie di tipo reumatoide
CHE COSA SI PUO’ FARE UNA VOLTA SUPERATA LA FASE ACUTA?

Il meccanismo lesionale e l’entità del trauma possono interessare i tessuti molli dell’articolazione del ginocchio (uno o più legamenti), le componenti cartilaginee come i menischi laterali e mediali, che provocano un versamento articolare palpabile e visibile, e possono coinvolgere anche componenti ossee come condili femorali e piatto tibiale.

Per ripristinare la funzionalità dell’articolazione e rendere più veloce la convalescenza ed il recupero completo, è necessario rivolgersi ad un Medico Ortopedico, per una diagnosi accurata e sicura, ad un Fisioterapista esperto nella valutazione e nel trattamento delle patologie che colpiscono l’apparato muscolo-scheletrico con l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia e la pratica di terapia manuali secondo le più recenti scoperte scientifiche.

GRADI DI LESIONE

La letteratura recente che esplora l’anatomia e la biomeccanica del ginocchio ha migliorato la nostra comprensione, la diagnosi e la gestione di queste lesioni. Anche l’esame obiettivo e gli studi di imaging (RMN) sono importanti nella diagnosi e possono facilitare la classificazione delle lesioni dei legamenti di questa complessa articolazione, che influenzano le decisioni terapeutiche.

Da un punto di vista prettamente clinico si distinguono tre principali gradi di lesione a carico di uno o più legamenti del ginocchio al verificarsi di un evento avverso:

  • I grado: meno del 10% delle fibre è danneggiato con dolenzia durante la deambulazione ma che non limita la capacità del ginocchio di sostenere il peso del corpo.
  • II grado: la lesione è considerata lieve se le fibre danneggiate sono meno del 50%, invece si definisce grave se più del 50% delle fibre sono danneggiate con rottura parziale e instabilità del ginocchio durante il movimento o quando ci si mette in piedi e versamento marcato.
  • III grado: lesione completa o quasi di uno o più legamenti con importante instabilità del ginocchio, impotenza funzionale ed ematoma.
TRATTAMENTO: CHIRURGIA SI O NO?

In questo contesto, come già accennato, un accurato esame clinico da parte di un professionista esperto risulta fondamentale per intraprendere un trattamento precoce ed evitare danni collegati al ritardo nella gestione adeguata.

In base alla patologia, il trattamento più adeguato risulta essere quello conservativo, caratterizzato principalmente dalla fisioterapia con focus iniziale sulla gestione e riduzione del dolore e dell’infiammazione.

Il Poliambulatorio Orice con il suo Staff di Medici Ortopedici e di Fisioterapisti altamente qualificati ha selezionato per voi, che avete a cuore la vostra salute, le risorse necessarie per garantirvi terapie efficaci e risolutive:

  • Sapienza e scienza nell’utilizzo di apparecchiature strumentali di ultima generazione che agiscono senza particolari effetti collaterali indesiderati e sono in grado di trasferire in modo misurabile e sicuro dosi di energia modulabili atti a favorire la rigenerazione e la guarigione dei tessuti.
  • Tenacia e grinta nella programmazione degli esercizi terapeutici (atti a ripristinare l’articolarità recuperando il range completo di movimento lavorando sulla flessibilità ed elasticità del comparto muscolare, rivolti a potenziare le capacità di carico e finalizzati a migliorare lo svolgimento delle attività quotidiane in autonomia) secondo un METODO, con base scientifica, innovativo e unico, perché unici sono tutti i nostri pazienti.
  • Equilibrio e costanza nell’organizzazione di un percorso mirato per il recupero della gestualità sport-specifica, ottenuto con metodologie di lavoro e di allenamento cinestetico ed isoinerziale e di reclutamento istantaneo delle unità motorie, che è prerogativa dei grandi campioni.

Il trattamento chirurgico, invece, è indicato nelle situazioni più gravi, nei casi di specifiche lesioni o fratture e ha come obiettivi principali:

  • il ripristino dell’allineamento delle superfici articolari e della corretta posizione anatomica
  • il ripristino della normale biomeccanica del ginocchio
  • il ripristino del funzionamento completo dell’arto.

CONCLUSIONI FELICI

Vi ricordiamo che ogni condizione patologica è diversa da soggetto a soggetto, quindi anche il trattamento sarà modulato sulla base di numerosi fattori e, di conseguenza, tenendo conto del ben-essere di ogni persona, libera di poter esprimere il proprio potenziale.

Equità è la parola chiave che accompagna il nostro nuovo modo di fare medicina e riabilitazione, basato sulla Scienza, che diventa essenziale e strategico per valorizzare le differenze. Equità significa dare a tutti le stesse opportunità: cure da campioni, terapie rapide, efficaci e risolutive.

Ognuno di voi merita di stare bene.

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